Uscita l’osservatorio VIRGO

Nelle campagne toscane, tra Pisa e Cascina, si trova uno dei più importanti poli della ricerca scientifica sia europea che mondiale, l’osservatorio VIRGO, che la nostra scuola è riuscita a farci visitare tramite una visita guidata il 7 Maggio scorso. Fondato e finanziato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Consiglio nazionale delle ricerche francese, il laboratorio, unico nel suo genere in Europa, si occupa dello studio delle onde gravitazionali.

Oltre a VIRGO, gli altri due vertici mondiali nello studio di questi fenomeni sono i rivelatori gemelli dello strumento americano Advanced Ligo di Hanford e Livingstone.

Ad entrambi gli strumenti si deve, nel 2015, la prima registrazione di un’onda gravitazionale, che ha permesso di trovare la conferma definitiva della “teoria della relatività generale” pubblicata da Einstein nel 1915. Nell’ articolo, infatti, il premio Nobel aveva teorizzato l’esistenza di queste tipologie di onde come perturbazioni dello spazio-tempo che si propagano alla velocità della luce.

Ma come fanno questi laboratori a rilevare fenomeni tanto lontani ed astratti ma allo stesso tempo così reali?

Sia il centro di VIRGO, che quelli di LIGO non sono altro che dei grandi interferometri, strumenti che riescono a rilevare onde gravitazionali in base a come il loro passaggio interferisca con due onde luminose che si propagano all’interno dello strumento.

Oltre al già citato VIRGO, l’Italia è in corsa per ospitare in Sardegna l’ Einstein Telescope, il rivelatore di onde gravitazionali di nuova generazione, che si andrebbe ad aggiungere al già citato VIRGO.

Avere strutture del genere nel nostro Paese ci aiuta a guadagnare un’importanza considerevole nel campo della ricerca scientifica mondiale, per questo l’agenzia che gestisce il laboratorio, l’EGO (European Gravitational Observatory), organizza visite guidate del sito che, per il forte interesse che il laboratorio suscita, devono essere prenotate a tempo debito.

Recarsi sul luogo risulta, perciò, un’esperienza davvero unica per tutti noi studenti che, grazie al nostro istituto, siamo riusciti a cogliere l’occasione per aiutare l’analisi scientifica nostrana.

 ALFISI Francesco