Arpa, uno strumento così affascinante anche se  così ingombrante Lezione - concerto del 15 aprile 2024

Liceo in Musica

Arpa, uno strumento così affascinante anche se  così ingombrante

Lezione - concerto del 15 aprile 2024

 Ci siamo incontrati in Aula Magna il 15 aprile 2024, con la docente del Conservatorio “Licinio Refice”, la M° Sabina Turano, e la M° Chiara Di Stefano insieme alla giovanissima Greta, per illustrare lo strumento, i corsi accademici e le opportunità che lo studio di uno strumento musicale può offrire.

L'Arpa è uno strumento completo e ricco di possibilità che, grazie alla sua notevole estensione e alla sua ricchezza timbrica, può essere utilizzata con successo in tutti i generi musicali.

L’arpa è uno degli strumenti musicali più antichi che esistano, utilizzata fin dai tempi degli egizi, e dà la possibilità di spaziare su un repertorio originale molto vasto, dalla musica classica a quella folk.

Erroneamente attribuita solamente ad un contesto solistico, è invece uno strumento versatile, utilizzabile in piccoli ensemble fino ad arrivare all’orchestra sinfonica.

E’ facile accorgersi fin da subito dei vantaggi di suonare l’arpa rispetto a qualsiasi altro strumento (lo abbiamo sperimentato in aula magna).

Senza voler sminuire l’intrinseco valore di ogni strumento, che è sempre unico, speciale e insostituibile, l’arpa è affascinante anche se suonata in modo semplice, inconsapevole e dilettantesco. 

All’inizio dello studio questo costituisce indubbiamente un vantaggio e può rendere possibile molto più rapidamente una esibizione con questo strumento. L’arpa ha infatti sempre un bel suono, mentre tirare fuori un bel suono da uno strumento ad arco è estremamente difficile e lo stesso è per quanto riguarda gli strumenti a fiato. Per questo motivo l’arpa gratifica abbastanza rapidamente (ma solo se ben accordata). 

L’arpa è magica, evocativa, antica, legata al passato e… quindi preda di facili “esoterismi” che la allontanano da ciò che, tuttavia, essa è: uno strumento musicale che necessita di una tecnica corretta. 

Un famoso arpista italiano di fama internazionale a un incontro una volta disse: “ho sempre visto l’arpa come uno strumento musicale. Se devo bucarla per aggiungere un pedale lo faccio”. 

  L’arpa è rilassante: non è una batteria, non è una chitarra elettrica e non è un sassofono, questo è certo. Le sue proprietà intrinseche sono senz’altro distensive e talvolta terapeutiche “ma” esistono anche tanti arpisti che hanno saputo profondamente rinnovare questo strumento utilizzandolo in generi più vivaci come il jazz o il pop; sono riusciti a incanalare elettricamente il suono e a “modificarlo” grazie a moderni dispositivi (pedali effettistici, loop station, ecc.). 

L’arpa è considerata anche strumento “Principe d’Irlanda” (arpa celtica).

A tal riguardo c’è da dire, intanto, che proprio gli Irlandesi a un certo punto cominciarono a utilizzare la cosiddetta “tecnica classica” sulle loro arpe. Mentre si è cercato di mantenere viva la “tecnica antica”, per  eseguire il repertorio tradizionale, nello stesso tempo gli arpisti delle varie scuole di arpa in Francia, America, Italia, Germania etc. hanno fatto scrupolosi studi e sviluppato numerose metodologie su come suonare l’arpa moderna. 

E per finire cito alcune frasi di Enrico Euron (organista, compositore e arpista): “...nello studio di uno strumento non esistono miracoli. Non si impara a suonare per ispirazione celeste.. (...) l’unica strada è applicarsi con costanza, a piccole dosi, piacevolmente; in questo l’arpa aiuta molto perché anche gli esercizi diventano belli, magari suonati in compagnia di amici, però si tratta di centinaia di ore di esercizio all’anno. Questo per gli amatori, per i professionisti sono migliaia e migliaia”. 

Auguri ragazzi e buono studio per chi vorrà.

segue il link delle foto della giornata.

https://photos.app.goo.gl/E2Qx5jYuKKnVfzRY8